Il Piemonte è la terra in cui meraviglie della natura, beni artistico-culturali e innovazioni industriali si sposano in perfetta armonia.
Questo non è passato inosservato agli occhi dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), che negli anni ha eletto sempre nuovi siti UNESCO in Piemonte.
Come accade per il resto del mondo, anche il patrimonio UNESCO Piemonte rappresenta l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future.
Ecco alcuni dei preziosi luoghi scelti da UNESCO Piemonte

I Sacri Monti

Diventati patrimonio UNESCO Piemonte nel 2003, i Sacri Monti sono percorsi devozionali costellati da gruppi di cappelle, chiese, edicole e calvari che conservano statue, affreschi e pitture raffiguranti episodi della Bibbia.
Tra i tanti luoghi, ricordiamo il sito di Varallo Sesia, i Sacri Monti di Serralunga di Crea, il sito UNESCO Piemonte Orta San Giulio, dedicato a San Francesco d’Assisi, quello di Oropa dedicato alla Madonna e il Sacro Monte di Belmonte in Valperga, con la sua collina di granito rosso.
I Sacri Monti nacquero per offrire ai fedeli un pellegrinaggio più sicuro rispetto a quello in Terra Santa e sono diventati un importante punto d’incontro per fedeli e appassionati di arte religiosa.
L’UNESCO Piemonte li ha riconosciuti patrimonio dell’umanità per l’integrazione perfetta tra elementi architettonici e splendidi paesaggi naturali.

I siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino

L’UNESCO Piemonte ha inserito due siti palafitticoli preistorici piemontesi tra i 111 sparsi lungo le Alpi Europee, riconoscendoli patrimonio dell’umanità.
Si tratta dei siti UNESCO Piemonte di Azeglio (Lago di Viverone) e di Mercurago, nel Parco dei Lagoni di Mercurago, collocati in ambienti umidi, con una forte abbondanza di acqua e caratterizzati dalla presenza di palafitte, cioè delle capanne di paglia e legno costruite su una piattaforma poggiata su pali fissati nel fondo dei laghi.
Nel 2011 sono stati riconosciuti patrimonio UNESCO Piemonte perché rappresentano un gruppo di siti archeologici dalla ricchezza culturale unica, offrendo una fotografia del mondo ai tempi delle prime comunità agricole europee.

I Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato

Nel 2014 l’UNESCO Piemonte ha fatto patrimonio dell’umanità i paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, definendoli “eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino”.
Questi siti UNESCO Piemonte si sviluppano lungo dolci colline coperte da vigneti, cosparsi da castelli medievali e costellati da piccoli villaggi, lungo le province di Alessandria, Asti e Cuneo.
L’UNESCO Piemonte ha suddiviso quest’area di oltre 10.000 ettari di estensione in sei zone di interesse, attribuendo loro un valore artistico-culturale inestimabile, come testimonianza del profondo legame tra territorio, insediamenti, e attività agricola.

Ivrea Città Industriale del XX Secolo

Nel 2018 è stato inserito nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità un nuovo sito UNESCO Piemonte: Ivrea, città industriale del XX secolo.
L’importanza di Ivrea sta nell’esempio eccezionale del suo modello di città industriale moderna, fondata sulla collaborazione fra impresa e lavoratori, così com’era stata teorizzata da Adriano Olivetti. Questo sito UNESCO Piemonte, riconoscibile nel tessuto urbanistico della città, è composto da un complesso di edifici sia prettamente industriali sia destinati alla residenza e ai servizi sociali. Il Movimento Comunità di Olivetti, infatti, radunava per la prima volta architetti e urbanisti italiani perché mettessero a punto un progetto della città che avesse al primo posto il benessere e la crescita dei cittadini e dei lavoratori. Questa la principale motivazione che ha dato alla città di Ivrea l’onore di diventare uno dei siti UNESCO del Piemonte.